Riportiamo la definizione data da Maurizio Pallante, presidente del Movimento della Decrescita Felice, in una intervista apparsa sul sito Il Cambiamento:
"Qual è la differenza tra bene e merce?
Una merce è un
oggetto o un servizio che può essere acquistato o scambiato con denaro.
Un bene è ciò di cui un cittadino ha realmente bisogno, ma che non
necessariamente deve essere acquistato o scambiato con denaro".
La definizione è semplice e chiara: si deduce subito che non tutte le merci rappresentano un bene (cioè non rispondo ad un nostro reale bisogno); mentre solo alcuni beni sono merci (cioè solo quelli che devono per forza essere acquistati sul mercato).
Inoltre Pallante specifica subito che "il PIL (Prodotto Interno Lordo), su cui è fondata l’intera economia
mondiale, non misura i beni, ma le merci. Se non c’è scambio di denaro,
se non c’è transazione economica, un bene, anche primario, che viene
scambiato e consumato dai cittadini, non può contribuire alla crescita
del Pil".
È immediato perciò dedurre che il PIL, per come è stato definito, non può rappresentare (come dicevamo in un precedente post) la soddisfazione dei bisogni e della qualità di vita di un Paese.
Per essere ancora più chiari ecco un esempio di cosa si intende con merce: "Un edificio mal costruito, che disperde gran parte del calore, fa
però crescere il PIL di più degli edifici ben costruiti che non
disperdono il calore. I 13 litri in più, che in media si
consumano in una casa mal costruita, sono una merce che si paga e che
viene sprecata, ma non sono un bene perché non serve a riscaldare".
Ed infine un esempio di ciò che si intende con bene: "Un bene che una persona si autoproduce per se stesso o scambia per amore
e non per denaro (può essere anche un bene immateriale, un servizio, un
figlio che guarda i genitori anziani anziché darli alla badante o un
genitore che guarda il bambino piccolo anziché darlo alla babysitter),
fa decrescere il PIL. Chi invece lascia i figli alle babysitter e i
vecchi alle badanti fa crescere il PIL perché mercifica questo servizio".
(Vedi tutta l'intervista sul sito Il Cambiamento)
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