lunedì 19 novembre 2012

Chi è Serge Latouche

Secondo Wikipedia l'economista e filosofo francese Serge Latouche (Vannes, 12 gennaio 1940) "è tra gli avversari più noti dell'occidentalizzazione del pianeta e un sostenitore della decrescita conviviale e del localismo".
In particolare egli si rifà "alla definizione di economia sostanziale, intesa come attività in grado di fornire i mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni delle persone".

Inoltre "i numerosi testi di Latouche evidenziano" sempre secondo Wikipedia "che i maggiori problemi ambientali e sociali del nostro tempo sono dovuti proprio alla crescita ed ai suoi effetti collaterali; di qui l'urgenza di una strategia di decrescita, incentrata sulla sobrietà, sul senso del limite, sulle 8 R (riciclare, riutilizzare, ecc.) per tentare di rispondere alle gravi emergenze del presente".

A proposito di localismo e universalismo riportiamo qui un breve passaggio dell'intervista intitolata Multiculturalismo e relativismo culturale comparsa su www.socialpress.it nel settembre 2004 (scaricabile da www.movimentozero.org):

"Antonio Caronia: Lei critica la prospettiva universalista, cioè la pretesa della civiltà occidentale di imporre a tutto il mondo una serie di valori considerati validi per tutto il genere umano. Ma criticando l'universalismo, non c'è il rischio di cadere in un eccessivo relativismo? La difesa a oltranza delle culture particolari (come abbiamo già visto) non crea lacerazioni e conflitti in nome di una visione ristretta dell'identità?

Serge Latouche: Sono contro l'universalismo perchè è una creazione dell'occidente, perché è un'ideologia occidentale, e una forma di imperialismo culturale: in fondo, è l'identità della tribù occidentale (per riprendere il termine di Rino Genovese). Io credo invece che dobbiamo valorizzare l'aspirazione a un dialogo fra le culture, a una coesistenza delle culture. Per questo alla prospettiva dell'universalismo opporrei piuttosto un "universalismo plurale", che consiste nel riconoscimento e nella coesistenza di una diversità, e nel dialogo fra queste diversità".

Questa breve introduzione sul pensiero di Latouche (sul quale torneremo in altri post) è utile per cominciare a presentare le idee e le riflessioni che hanno portato a definire meglio la corrente di pensiero della decrescita.

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