martedì 20 novembre 2012

Da sinistra a destra: Massimo Fini

Se, come abbiamo visto nel precedente post, in Francia Serge Latouche è un "nemico del consumismo e della razionalità strumentale, un intellettuale che presenta tratti assai personali ed è stato introdotto nel dibattito italiano da case editrici e gruppi culturali della sinistra radicale"; un altro personaggio della decrescita in Italia è Massimo Fini che "nel 2005 ha fondato il movimento politico Movimento Zero, ispirato ai principi di primitivismo, antimodernismo, decrescita e democrazia diretta" (commenti tratti da Wikipedia).

È interessante osservare come idee e pensieri ispirati ai temi della decrescita economica, che potrebbero forse provenire da un ambiente politico e culturale ben definito, in realtà sono trasversali e possono abbracciare diversi orientamenti culturali, forse perché sono al di sopra di qualsiasi ideologia politica classicamente intesa.

In effetti nonostante "molti, negli anni, hanno tentato di assegnare a Fini appellativi vari, cercando di inserirlo sia entro correnti politiche di destra che di sinistra, in realtà egli ritiene che questi due concetti, destra e sinistra, siano obsoleti, vecchi di due secoli in cui le trasformazioni sociali e culturali hanno reso inutilizzabili queste divisioni, anche alla luce di una sempre maggiore somiglianza programmatica tra le diverse forze politiche".

Ricordiamo infine che "nel 2005 Fini ha fondato un movimento politico-culturale chiamato Movimento Zero (abbreviato in MZ o M0). Il movimento dichiara di non riconoscersi in nessuna collocazione politica tradizionale, disconosce le vecchie e inservibili categorie di Destra e di Sinistra e si propone al di là di esse, pur riconoscendosi anche nelle posizioni di Alain de Benoist, noto intellettuale francese fondatore della Nouvelle Droite" (vedi Wikipedia).

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